Protezione civile spa, giallo sul decreto

da flickr, di Roby Ferrari

Dopo Gianni Letta, anche Bossi si dice contro la privatizzazione. Ghiglia, relatore del testo: “Tutto è aperto”. In settimana l’esame della Camera, il decreto scade il 28 febbraio. Podda (Cgil) e le opposizioni: “Attendiamo il ritiro”

di Carlo Ruggiero

A meno di 24 ore dall’avvio dell’esame in commissione Ambiente alla Camera, il governo si spacca sul decreto che dovrebbe trasformare la Protezione civile in una società per azioni. Ieri (14 febbraio) era stato il turno del sottosegretario Gianni Letta, che ha proclamato: “La protezione civile è e rimane un dipartimento della Presidenza del Consiglio con le sue strutture, le sue funzioni e le sue regole che restano pubbliche”. Oggi è stata invece la volta di Umberto Bossi.

L’ipotesi che la Protezione civile diventi una spa, infatti, sembra non piacere neanche al ministro delle Riforme leghista. “Penso che la protezione civile non debba diventare una Spa – ha detto il ministro – e non debba sparire. Bisogna stare molto attenti a fare certe scelte. Tremonti lo aveva detto da tempo e aveva ragione”. “Quando non ci sono i controlli – ha concluso Bossi – nascono i pasticci. Nessuno in politica può evitare di avere i controlli”.

Al momento, però, non ci sono ancora modifiche certe al decreto, che ha già ottenuto il via libera del Senato e che è in attesa di essere valutato dalla Camera. I tempi, tra l’altro, sono piuttosto ristretti: la conversione scade il 28 febbraio e in caso di modifiche il decreto dovrebbe tornare in Senato. Dopo le dichiarazioni di Letta e Bossi, però, non è ancora chiaro quale potrà effettivamente essere il suo futuro.

Il relatore del testo, Agostino Ghiglia del Pdl, nel pieno della bufera su Guido Bertolaso, ha spiegato che “tutto è aperto”, e che il governo “sta valutando” le ipotesi in campo, che sostanzialmente dovrebbero essere tre. “Il governo potrebbe presentare un maxiemendamento su cui porre la fiducia”, ha spiegato, “oppure ci potrebbe essere lo stralcio di alcune parti. O ancora si potrebbe continuare con il testo così com’e'”.

Per il momento, però, l’iter del provvedimento pare confermato. La commissione Ambiente si dovrebbe domani mattina alle 10.30 per la discussione generale, mentre alle 12 scadrà il termine degli emendamenti che saranno votati in giornata. Il dl sarà poi in aula, salvo contrordine, mercoledì mattina.

‘Attendiamo di vedere il ritiro del decreto. Se così fosse non potremmo che essere soddisfatti per il risultato finale, l’aver cioè scongiurato la privatizzazione di fatto dello Stato”. Sono queste le parole con cui Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil ha accolto le dichiarazioni di Gianni Letta. ‘L’inchiesta non aggiunge nulla. – ha continuato Podda – Sapevamo prima e continuiamo a saperlo oggi, che il sistema di Protezione Civile e’ stato gestito in maniera autoritaria, in deroga alle norme e soprattutto abusando della decretazione e dei commissariamenti. Il modello messo in atto in questi anni e’ di per se inquietante ed incontrollabile. L’Spa e’ soltanto la sistematizzazione di una modus operandi che gia’ abbiamo sperimentato sul campo, piu’ utile a distribuire appalti in deroga ad ogni norma che a migliorare l’efficienza.

Anche le opposizioni accolgono come ‘benvenuta’ la possibile frenata sul dl emergenza. L’Italia dei Valori, però, non manca di sottolineare la gravità di una previsione ripensata dallo stesso Governo dopo averne fatto oggetto di decretazione d’urgenza. A giudizio della deputata Silvana Mura, infatti, “quello sul quale ci si dovrebbe interrogare che cosa sarebbe accaduto se nel frattempo non fosse scoppiato lo scandalo dell’inchiesta che coinvolge proprio la protezione civile”.

“Leggiamo che del decreto resterà soltanto un guscio burocratico capace di coprire la marcia indietro del governo, ma noi non ci fidiamo e la nostra battaglia parlamentare sarà durissima”, afferma il democratico Michele Ventura, dopo le prese di posizione di Letta e Bossi. “Il Partito democratico – conclude Ventura – chiede il ritiro del dl, chiede che il malaffare che sembra emergere dalle indagini in corso non venga seppellito da norme che garantiscono impunità. Rendere lo Stato efficiente non è un’anomalia, ma essere al di sopra delle leggi per farlo è la negazione dello Stato”.

» SCHEDA, cosa prevede il decreto
» L’inchiesta, Bertolaso nella bufera

link originale: http://www.rassegna.it/articoli/2010/02/15/58347/protezione-civile-spa-giallo-sul-dl-emergenze

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