Scandalo appalti, Berlusconi rilancia: Letta al Quirinale

autore: rockcohen, da flickr (immagini di autore: rockcohen, da flickr)Berlusconi torna a candidare Gianni Letta alla presidenza della Repubblica. Parole pesanti in un momento in cui il sottosegretario è particolarmente esposto nella vicenda Bertolaso. Soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione a L’Aquila
di Carlo Ruggiero

Durante una cena con un gruppo di senatori a palazzo Grazioli, Silvio Berlusconi torna a candidare Gianni Letta alla presidenza della Repubblica. Il premier, infatti, secondo quanto egli stesso ha riferito ai giornalisti, avrebbe detto: “La presidenza della Repubblica è un posto per chi ha dato tanto, è un posto per Letta”. Una ‘candidatura’, quella del sottosegretario alla Presidenza del consiglio non certo nuova da parte di Berlusconi, ma che assume una valore diverso anche alla luce del ruolo della ‘esposizione’ che il sottosegretario sta avendo nella vicenda delle inchieste sul G8.

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Gianni Letta, infatti, nel pieno della bufera appalti sta avendo un ruolo decisivo nella difesa pubblica di Guido Bertolaso. Soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione a L’Aquila. Le possibili infiltrazioni di comitati d’affari negli appalti sia per la ricostruzione post terremoto sia per il G8 aquilano sono sotto la lente di ingrandimento della Procura del capoluogo abruzzese dall’agosto 2009. Il governo, per bocca di Letta, aveva assicurato che le brutte persone che ridevano del dramma dell’Aquila “non avevano messo piede in città” né avuto un euro per la ricostruzione.

In realtà, in alcune delle intercettazioni telefoniche rese pubbliche negli ultimi giorni compare il ‘Consorzio Federico II’, di cui fanno parte tre imprese aquilane e la toscana Btp Spa, coinvolta nell’inchiesta di Firenze. Il Consorzio avrebbe ottenuto appalti per la ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto del 6 scorso. Per questo il procuratore capo, Alfredo Rossini, nei giorni scorsi ha chiesto ai magistrati di Firenze copia degli atti relativi all’inchiesta sugli appalti per il G8, che avrebbe dovuto svolgersi alla Maddalena e fu poi trasferito all’Aquila.

‘Tante persone sono venute e si sono organizzate per fare speculazioni truffaldine – ha spiegato Rossini -, di questo aspetto ci siamo interessati fin dall’inizio’. I magistrati aquilani ritengono che dalle carte dell’inchiesta condotta dai colleghi fiorentini possano emergere collegamenti utili alle loro indagini. ‘Se ce le mandano – ha detto Rossini – possiamo lavorare e guadagnare tempo. La mia idea, su questo caso, e’ che dovremo lavorare tanto’.

Alla luce di tutto ciò, i rappresentanti delle istituzioni aquilane non hanno potuto fare a meno di chiamare in causa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Per il sindaco, Massimo Cialente, che e’ anche vice commissario per la ricostruzione, ‘Letta era in buona fede’ quando ha dichiarato che nessuno degli imprenditori coinvolti dalle intercettazioni sulle risate la notte del sisma aveva mai messo piede all’Aquila.

Meno tenera Stefania Pezzopane, presidente della Provincia: ‘le rassicurazioni dell’onorevole Gianni Letta sono state già smentite da una semplice indagine giornalistica. Deve essere di nuovo sfuggito qualcosa”. E il deputato abruzzese Idv Augusto Di Stanislao con un’interrogazione parlamentare chiede chiarezza: “O Letta non sapeva o mentiva”.

link originale: http://www.rassegna.it/articoli/2010/02/18/58540/berlusconi-rilancia-letta-al-quirinale

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