‘Giona. Quando i Profughi eravamo noi’, dal 25 aprile in tutte le librerie. Sabato 30, alla Libreria del Viaggiatore di Roma.
La storia di due adulti, una ragazzina e tre bambini che hanno patito la fame e il freddo, e che hanno guardato la morte in faccia più volte. Gente maltrattata, rinchiusa, umiliata, gente che si è persa per poi ritrovarsi. Eppure non erano somali, siriani o afghani, e nemmeno curdi. Venivano tutti da un paesino arroccato sui monti Aurunci, a neanche 150 chilometri da Roma. Fuggivano dalle bombe che cadevano su Montecassino.
Per settant’anni questi fatti sono rimasti sepolti sotto due dita di polvere, annacquati nel chiacchiericcio quotidiano. Poi sono stati tirati fuori, e per farlo si è dovuto scavare a fondo. Quando si scava, però, di solito ci si sporca le mani e c’è sempre il rischio di graffiarsi. E di scontrarsi con un presente fatto di muri alzati in fretta e furia, di frontiere di filo spinato e indifferenza, di una violenza senza fine. Un presente, insomma, non molto diverso da quel nostro triste passato.
La Round Robin Editrice e la Libreria del Viaggiatore presentano ‘Giona, quando i profughi eravamo noi’. Il 30 aprile, a Roma, in via del Pellegrino 165, alle 18:30. Intervengono l’autore e Laura Bastianetto, portavoce Croce Rossa Italiana. Modera Stefano Iucci, giornalista.