A Roma il 10 aprile, ad Anagni il giorno dopo. Cattive acque viaggia ancora e incontra davvero tanta gente. Ma in fondo è proprio questo che deve fare un libro: muoversi e far parlare. Sono state due giornate molto diverse eppure allo steso modo stimolanti. Sono sempre più convinto che se uno decide di scrivere un libro, un po’ lo fa perché è pazzo, ma soprattutto perché in questo modo permette alle storie di essere condivise. Grazie a tutti, il viaggio continua.
Due presentazioni
